Storia

Il Rottweiler nasce dai molossoidi allevati dai romani: essi furono abbandonati nella regione di Rottweil, dove si incrociarono con altri cani del posto. La razza, come è conosciuta oggi, è stata selezionata nel XIX secolo nella città tedesca di Rottweil, a partire da cani di tipo Bullenbeisser, utilizzati per compiti di custodia e conduzione delle mandrie e guardia ai magazzini delle carni macellate, spesso denominato rottweiler Metzgerhund ("cane del macellaio di Rottweil"). In Europa la razza divenne popolare nei primi anni del XX secolo per merito di appassionati allevatori di Stoccarda, mentre negli Stati Uniti rischiò l'estinzione poco dopo l'introduzione. Questo cane viene descritto come equilibrato, protettivo e determinato, addestrabile, coraggioso, indipendente e fedele al padrone al quale ricambia abbondantemente gli affetti e le cure che gli vengono offerte. In ogni caso, l'istinto alla difesa del territorio è, in questo cane, molto forte, e la sua reazione contro quelle che esso percepisce come minacce territoriali può essere fatale. Questa razza era tra quelle elencate nella lista delle razze canine pericolose, attualmente non più in vigore dopo l'ordinanza Martini del 2009 dove non si fa più riferimento all'aggressività del cane in base alla razza d'appartenenza. Il Rottweiler è un cane principalmente da guardia e difesa personale. Essendo un cane da difesa è anche da compagnia ed è indispensabile che stia vicino al padrone che lo deve educare (più che addestrare) facendolo socializzare, già da cucciolo, con altri cani, persone, anziani, bambini ed altri animali. Più esperienze varie e positive avrà vissuto da giovane e più sarà equilibrato da adulto. Anche se perfettamente in grado di svolgere attività da guardia, si consiglia di non abbandonarlo a se stesso relegandolo in un giardino, recinto o appartamento per troppe ore della giornata ed evitare di tenerlo legato alla catena. Lasciato crescere in balia di se stesso, il cane rischierebbe di diventare eccessivamente aggressivo e incontrollabile anche con le persone che non minacciano la sua proprietà. È preferibile seguire un buon corso di educazione ed obbedienza di base "cane/padrone". Dato il carattere, è consigliabile impostare il rapporto con garbo, coerenza e disciplina; determinazione, ma senza violenza o soprusi, soprattutto in fase di addestramento. Avendo ben presente cosa si vuole ottenere da un addestramento, senza improvvisare e utilizzando istruttori o scuole cinofile di provata esperienza.